Manca poco al Natale e anche alla fine del 2016 e quindi è tempo di tirare le fila di questo lungo anno e di valutare le cose che abbiamo letto e che abbiamo visto in questi dodici mesi.
In questa classifica vi parlerò delle serie tv che più mi sono piaciute e mi hanno appassionato in questo 2016:
1) Alla posizione numero uno c’è Game Of Thrones, una serie che è sicuramente una delle più viste, discusse e spoilerate in assoluto. Ormai giunta alla sesta stagione continua ad appassionare milioni di telespettatori in tutto il mondo con gli intrighi e i complotti tra i vari protagonisti per sedere sul tanto agognato trono di spade. La serie continua a macinare premi, infatti, agli ultimi Emmy Awards si è aggiudicata ben dodici statuette, sbaragliando la concorrenza e confermandosi molto amata anche dai critici televisivi e cinematografici. La lotta contro il mondo del web per non rovinarsi l’effetto sorpresa della messa in onda italiana è sempre più ardua e lo diventerà ancora di più con l’avvicinarsi della conclusione dello show (manca una settima stagione da 7 episodi e un’ottava stagione da 6). La sesta stagione è entrata sicuramente nella storia con i suoi ultimi due episodi che hanno ottenuto sul sito IMDb una valutazione di 10/10 cosa mai accaduta per nessun’altra serie (la prima parte del decimo episodio è stupenda come la colonna sonora che la accompagna). Cosa ci dobbiamo aspettare dalla settima stagione? Sicuramente grandi colpi di scena.
2) Al secondo posto c’è Orphan Black serie arrivata alla sua quarta stagione e che con la prossima giungerà al termine. Proprio da quest’anno è entrata a far parte delle serie originali Netflix, cosa che mi fa sperare ad un lancio in contemporanea mondiale della quinta stagione. La serie parla delle vicende della giovane Sarah Menning e delle sue “sorelle” (in realtà dei cloni) che devono affrontare sette segrete legate al neoluzionismo, gli interessi di gruppi multinazionali e i continui pericoli che la loro natura presenta. Orphan Black è una serie avvincente che cattura lo spettatore sempre di più ad ogni puntata anche e soprattutto grazie alla sua protagonista l’attrice Tatiana Maslany che fa sfoggio di doti attorniati notevoli, interpretando sei delle protagoniste della serie, ognuna delle quali caratterizzata da una propria personalità, modo di fare e accento differente. Finalmente Tatiana quest’anno, dopo essere stata nominata diverse volte, si è aggiudicata agli Emmy il premio come migliore attrice protagonista in una serie drammatica, un riconoscimento importante ad un’attrice davvero talentuosa. Quindi se non avete ancora visto la serie correte a farlo, sicuramente vi coinvolgerà e non vedrete l’ora, come me, di vedere la quinta e ultima stagione che uscirà l’anno prossimo.
3) House Of Cards proprio come Game of thrones è diventata una serie di culto e ormai giunta alla quarta stagione, con la quinta promette di regalare ancora momenti televisivi degni di nota. La serie è caratterizzata dalla bravura degli suoi interpreti, su tutti Kevin Spacey e Robin Wright entrambi pluri-premiati per il loro ruolo di protagonisti e comunque sempre nominati sia ai Golden Globe che agli Emmy. Kevin Spacey interpreta l’ormai famoso Frank Underwood, uomo cinico e disposto a tutto pur di arrivare al potere, che da semplice senatore intraprende una scalata verso i vertici della casa bianca, affiancato dalla moglie Claire Underwood, interpretata da Robin Wright, anche lei donna spietata e disposta a tutto. La serie indaga questi due personaggi e le loro azioni in modo sorprendente, mettendo alla luce il loro lato più crudele e cinico ma anche alcuni sprazzi di umanità e di sensibilità che li rende ancora più reali. Non vedo l’ora che esca la quinta stagione per scoprire se le brame degli Underwood verranno saziate oppure dovranno affrontare una sconfitta.
4) Al quarto posto della mia classifica c’è The Crown con la sua prima stagione, caricata su Netflix a Novembre, ma che già è entrata tra le serie più belle dell’anno e anche tra le più costose non solo del servizio di streaming americano ma anche tra tutte quelle andate in onda nel 2016. Lo show, che se tutto va per il verso giusto dovrebbe durare per sette stagioni, racconta la salita al trono della regina Elisabetta II, succeduta dopo la morte del padre Giorgio VI ancora in giovane età. Elisabetta deve affrontare il peso della corona che ha visto uccidere suo padre e saper mediare tra i suoi doveri come regina e anche come moglie, madre e sorella. La serie descrive minuziosamente i primi anni del regno di Elisabetta mostrando una donna spesso combattuta ma sempre pronta a fare il meglio per la patria e per la corona, affiancata da un ormai vecchio Winston Churchill, eletto per la seconda volta primo ministro, forse il personaggio meglio indagato nel corso delle dieci puntate. Il costo della serie è giustificato dalla sua grande qualità nella ricostruzione storica, nelle ambientazioni ricreate con dovizia di particolari, nei costumi e anche nella scelta degli attori che, sebbene non già noti al grande pubblico, sembrano perfetti per il loro ruolo e sanno rendere bene le emozioni contrastanti che muovono il loro personaggio (su tutti Claire Foy che interpreta la regina Elisabetta e John Lithgow che interpreta Winston Churchill). Il progetto di coprire tutto il regno elisabettiano mi sembra molto interessante e quindi attendo con ansia la seconda stagione!
5) Quinta posizione, dopo tutti questi drammi, a Modern Family, la pluripremiata serie comedy della ABC che ancora dopo sette stagioni regala bellissimi momenti divertenti e che fa ancora ridere. La serie segue le vicende della grande famiglia Pritchett che con i suoi componenti dà vita a situazioni spassose e a volte imbarazzanti ma che spesso lasciano spazio a riflessioni più profonde su cosa sia una famiglia. Lo show descrive facendo rientrare nella normalità nuclei famigliari che da molti vengono considerati poco tradizionali come quello dei simpaticissimi Cameron, Mitchell e Lily oppure quello di Jay, Gloria e Manny. È bello dopo sette anni di riprese vedere come i personaggi, soprattutto i più giovani, siano cambiati e abbiano portato con sé tematiche e problemi nuovi da affrontare. Spero che questa serie non finisca mai perché sostituirla sarebbe davvero difficile.
6) La sesta posizione è occupata dalle Regole del delitto perfetto (How To Get Away With Murder) la più recente creazione della signora della televisione americana, Shonda Rhimes che continua a riscuotere successo non solo per le più affermate Grey’s Anatomy e Scandal ma anche per questo thriller giudiziario che vi lascerà con il fiato sospeso. La serie è incentrata sull’avvocato Annalise Keating e sui suoi cinque giovani apprendistati che oltre a frequentare l’università di legge aiutano l’avvocatessa nei vari casi che deve affrontare. I cinque e Annalise però si legano sempre di più a causa di reati, delitti e segreti. Dopo due stagioni dove accade davvero di tutto, la terza conferma la genialità della scrittura di questa serie, non stancando lo spettatore ma anzi coinvolgendolo sempre di più nella intricata psicologia dei personaggi principali. Nuova stagione significa nuovi colpi di scena e nuova estenuante attesa ad ogni episodio per vedere cosa succede. Inoltre le stagioni, a causa della messa in onda americana che le spezza per la pausa delle festività natalizie, regalano un finale invernale nel mezzo delle puntate degno di essere il vero finale di stagione e, infatti, anche nella terza il finale invernale lascia con il fiato sospeso! Straordinaria l’interpretazione di Viola Davis nei panni dell’avvocato Keating, ruolo che le è valso un Emmy nel 2015 e diverse candidature ai premi più prestigiosi, tra i quali i Golden Globe.
7) Settima posizione per The Affair, serie Showtime di cui ho recuperato quest’anno le prime due stagioni e mi sono messo in pari immergendomi subito nella terza stagione in onda da poche settimane. La serie è costruita in modo particolare, infatti, tutti gli episodi sono divisi in due parti, ognuna delle quali racconta il punto di vista di uno dei protagonisti che a volte raccontano lo stesso evento, magari omettendo qualche dettaglio oppure distorcendo completamente la realtà. The Affair segue principalmente la vita di quatto personaggi che si ritrovano strettamente legati quando Noah, uno scrittore fallito e insoddisfatto della propria vita, tradisce la moglie Ellen con Allison, una giovane donna incontrata nella città dove stava trascorrendo con la famiglia le vacanze estive, a sua volta sposata con Cole. La serie si concentra molto su questa relazione appassionata tra Noah e Allison, due personaggi con delle personalità complesse e un passato travagliato, divisi tra il desiderio di seguire la passione e la speranza che tutto possa funzionare con le loro rispettive famiglie; ma anche su Ellen e Cole di cui vengono narrate le loro reazioni e indagati in profondità. Col proseguire degli episodi mi sono appassionato sempre di più anche grazie all’introduzione di atmosfere cupe e noir legate ad un misterioso delitto, le cui conseguenze verranno forse sperimentate nella terza stagione. Da segnalare l’interpretazione di Ruth Wilson nei panni di Allison che ha vinto nel 2015 il Golden Globe come migliore attrice in una serie drammatica.
8) Ottavo posto per Westworld, altra serie HBO di cui si è appena conclusa la prima stagione ed è stata rinnovata per una seconda che se non verrà attesa con la stessa impazienza di Game of Thrones poco gli manca. La serie racconta di un futuristico parco a tema, chiamato appunto Westworld, abitato da dei robot, a cui si fa riferimento sempre con il nome di ospiti, dalle sembianze umane perfettamente credibili, dove i visitatori possono fare tutto quello che vogliono e intraprendere azioni che nel mondo reale non farebbero mai. Un’attore d’eccezione, ovvero Anthony Hopkins, interpreta il dottor. Ford, il creatore del parco che insieme ad i suoi collaboratori lavora affinché gli ospiti siano sempre più realistici e affinché i visitatori del parco siano soddisfatti della loro esperienza. Il creatore di questo mondo però deve affrontare le mire del consiglio di direzione che lo vuole estromettere dal progetto e i problemi causati dalla natura fin troppo umana degli ospiti. La serie un po’ lenta all’inizio prende poi un ritmo serrato, tra colpi di scena, rivelazioni sconvolgenti, cura dei dettagli sorprendente e un finale che fa davvero gridare al colpo di genio. Ne sentiremo di sicuro ancora parlare!
9) Al nono posto della mia classifica c’è Stranger Things, vera e propria rivelazione uscita quest’estate su Netflix. Ne hanno parlato tutti, elogiandola e facendola diventare una serie di culto di cui i fan attendono con ansia la seconda stagione annunciata subito dopo la fine della prima. La serie prende avvio con la misteriosa sparizione di un bambino a cui segue la sua ricerca da parte dei suoi amici, aiutati da una misteriosa ragazzina (di nome Undici) comparsa dal nulla che porta con se inquietanti segreti e un passato infelice. Il mistero e i fenomeni paranormali sono un elemento fondamentale della serie che attraverso ambientazioni e situazioni descritte rende omaggio al cinema fantascientifico degli anni ottanta. La critica e il pubblico ha molto apprezzato questo revival della tematica fantascientifica così come i suoi giovani interpreti che tra ospitate tv e video musicali hanno ottenuto grande notorietà. Appuntamento allora per l’anno prossimo con una nuova e avventurosa stagione di Stranger Things.
10) Decima posizione per Una mamma per amica: di nuovo insieme, l’ultima stagione della celebre serie che dopo dieci anni dalla sua ultima stagione vuole far dire la parola fine ai due storici creatori della serie. È Netflix ancora una volta a produrre questo revival, di grande successo, che però mi ha lasciato un po’ insoddisfatto a causa di alcune imperfezioni nelle quattro puntate (qui la recensione completa della stagione). Merita comunque un posto nella mia classifica perché era da tanto tempo che si attendeva questo finale e soprattutto perché alle ragazze gilmore sono molto affezionato.
Questa è la mia classifica delle serie che mi sono piaciute di più in questo 2016 e spero, se qualcuna non l’avete ancora vista, di avervi dato qualche buon consiglio.
Netflix si conferma una grandissima produttrice di serie televisive di alta qualità così anche come HBO, infatti è proprio tra queste grandi case di produzione che avverrà la lotta per aggiudicarsi la statuetta per la miglior serie drammatica ai Golden Globe, categoria che vede nominate: Westworld, Stranger Things, The Crown, Game of Thrones e This is us. Che vinca il migliore e buona visone!
Alessandro Audisio
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