Eros e Thanatos: come il profondo dissidio tra amore e morte si manifesta in Artemide

« Coloro che amano, non solamente scusano i vizi delle cose amate, ma li chiamano virtù; similmente coloro che odiano, non solo giudicano le virtù essere minori di quello che sono nelle cose odiate, ma le reputano vizi, chiamando, verbi grazia, uno che sia liberale, prodigo, o scialacquatore, e uno ben parlante, gracchia o cicalone. »(dal dialogo "L’Ercolano" di M. Benedetto Varchi) ... Continue Reading →

L’ira di Artemide: come l’arte ha rappresentato la crudeltà ferina della Dea della Caccia

“Nessuno oltraggi Artemide(non per Enèo, che trascurò l'altare vennero belle prove alla città)né si competa nella caccia al cervoo nel tirare d'arco(non fu il vanto pagato dall'Atride a basso prezzo)né si aspiri alla vergine (non Oto né Orione fauste nozze ricercarono)né la danza annuale si respinga(non senza pianto di danzare in cerchio Ippò si rifiutò presso... Continue Reading →

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