La casa olandese di Ann Patchett

La casa olandese è un romanzo della scrittrice americana Ann Patchett che nel 2020 è arrivato in finale al prestigioso premio Pulitzer, poi vinto da I ragazzi della Nickel di Colson Whitehead, e che è stato pubblicato in Italia l’anno scorso dalla casa editrice Ponte alle grazie.

Fig. 1 Copertina dell’edizione italiana de La casa olandese di Ann Patchett.

Al centro delle vicende raccontate nel romanzo c’è la famiglia Conroy, ma soprattutto la loro dimora, ovvero Casa Olanda, una sontuosa villa che si trova nei sobborghi di Filadelfia, che farà da sfondo alle peripezie dei Conroy e che agirà sui protagonisti della narrazione come un centro di gravità da cui è difficile allontanarsi.

Cyril Conroy riesce a costruire un impero immobiliare dal nulla, solo grazie alle sue forze e al suo fiuto per gli affari, e così porta la propria famiglia dalla povertà alla ricchezza. Grazie a questa fortuna Cyril acquista Casa Olanda, così chiamata perché i vecchi proprietari, i Van Hoebeek, i cui grandi ritratti spiccano ancora nel salone della villa, erano olandesi. Il signor Conroy si trasferisce nella sua nuova casa insieme alla moglie e ai due figli Maeve e Danny ed è proprio attraverso il punto di vista del minore della famiglia che i lettori si addentrano nella vicenda.

Il romanzo non procede seguendo l’ordine cronologico degli eventi, ma si riesce a ricostruire il puzzle delle esistenze dei Conroy attraverso le diverse linee temporali che si intrecciano e si mescolano nei ricordi di Danny, il narratore della storia. Il romanzo infatti si apre con l’arrivo di Andrea a Casa Olanda, la donna che diventerà la nuova moglie di Cyril, dopo che la signora Conroy si è misteriosamente allontanata dalla famiglia, abbandonando anche i figli, per andare a vivere in India. Questo abbandono lascia una profonda ferita negli animi di Maeve e Danny e anche una grande rabbia che difficilmente può essere dimenticata; rabbia che sarà alimentata inoltre da un altro avvenimento, ovvero dal loro allontanamento forzoso da Casa Olanda. La seconda moglie del signor Conroy, dopo la sua morte, non permetterà più che Maeve e Danny ritornino nella casa della loro infanzia, decide di vivere nella grande villa solo insieme alle sue figlie, avute da un precedente matrimonio.

Fig. 2 La foto ritrae l’autrice de La casa olandese, Ann Patchett.

I fratelli Conroy rimangono senza nulla e dovranno imparare a contare solo sulle loro forze: Maeve già lavora quando il padre muore, è una donna brillante che in un certo senso decide di accontentarsi e di fare la contabile per una azienda che si occupa di verdura congelata, anche se avrebbe potuto puntare a molto di più, vista la sua intelligenza; Danny invece deve ancora finire i suoi studi su cui influiranno decisamente i rancori dei due fratelli verso Andrea. Il minore dei Conroy, infatti, era affascinato dal lavoro del padre e dal suo senso per gli affari; quando era piccolo lo accompagnava sempre nel consueto giro delle sue proprietà per riscuotere gli affitti e questo rimane un dolce ricordo per Danny, perché era uno dei pochi momenti in cui si sentiva più vicino a suo padre, che era un uomo molto distaccato e a tratti freddo. Danny vorrebbe intraprendere la stessa attività del padre e cimentarsi nel mercato immobiliare, ma per molto tempo deve accantonare il suo desiderio: il signor Conroy aveva infatti lasciato tutti i suoi averi alla seconda moglie, ma aveva creato anche un fondo che doveva servire a pagare gli studi dei suoi figli e anche delle figlie più piccole di Andrea. Maeve scopre questa cosa e la trasforma quasi in una sfida; lei non vuole proseguire gli studi ma puntata tutto su suo fratello, vuole che frequenti le scuole più costose così da svuotare il fondo e non lasciare più nulla per l’istruzione di Norma e Bright, le figlie di Andrea. Danny quindi si adatta ai desideri della sorella, accantonando però il suo sogno.

Durante la narrazione i lettori seguono quindi le vite di questa famiglia allargata alle prese con le conseguenze di questo rancore, e soprattutto seguono Maeve e Danny che si allontanano da Casa Olanda, ma che continuano ad osservarla da lontano senza varcarne la soglia, rimanendo al centro dei loro pensieri e dei loro ricordi.

Il romanzo è diviso in tre parti: la prima è molto introduttiva e ci permette di iniziare a tastare l’atmosfera, la seconda inizia ad addentrarsi di più nella vicenda e ad aggiungere nuovi particolari, la terza è sicuramente la più significativa e ricca di eventi e si chiude con un perfetto finale circolare che si ricollega con l’inizio e con quel quadro di Maeve che compare anche sulla copertina del libro.

L’autrice è riuscita a costruire un romanzo famigliare davvero riuscito, ricco di tutti quegli elementi che ci fanno appassionare ad una narrazione, a partire da questi conflitti attorno ai quali tutto sembra ruotare. Ho trovato davvero bello il rapporto che lega Maeve e Danny: il minore dei Conroy è profondamente legato alla sorella, è la sua guida, è la sua famiglia, è il suo rifugio e lo rimarrà anche dopo che si sarà creato una famiglia propria. Riuscitissima è anche la figura di Maeve, una donna che sembra aver ereditato moltissimo dal padre dal punto di vista caratteriale, ma che si rivela dotata di un cuore grande, aperto anche al perdono di colpe che è davvero difficile perdonare. Mi ha particolarmente colpito questo aspetto de La casa olandese, ovvero la capacità di perdonare: il romanzo sembra voler evidenziare come è possibile che a volte certi nostri rancori possano passare in secondo piano rispetto ad alcune condizioni della vita che ci fanno rivalutare le nostre posizioni.
La casa olandese di Ann Patchett è stata quindi una piacevole lettura, con cui ho chiuso in bellezza un anno di letture.

Alessandro Audisio

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Blog su WordPress.com.

Su ↑

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: