Giovedì 17 novembre è uscito nelle sale di tutto il mondo il primo capitolo di una nuova saga (si parla di cinque film) ispirata al mondo magico di Harry Potter. Queste nuove trasposizioni cinematografiche, basate interamente sulla sceneggiatura ideata e scritta da J.K. Rowling in persona, ruotano intorno alla figura di Newt Scamander, giovane mago inglese interessato sopratutto alla cura e allo studio di specie animali magiche e a nuovi personaggi con cui il magizoologo si relaziona.
La nuova saga si propone come un prequel di quella che ha come protagonista il celebre Harry Potter e non è più ambientata in Inghilterra ma bensì in America, dove lo spettatore entra in contatto con consuetudini magiche diverse rispetto a quelle ormai note, descritte minuziosamente nei sette libri della Rowling.
L’attesa dei milioni di fan del mondo magico di Harry Potter era febbrile e sicuramente le aspettative non sono state deluse. Io mi aspettavo sì un bel film ma mai mi sarei immaginato una narrazione così coinvolgente, capace di attirare lo spettatore in una nuova trama che ha il suo perché e avrà sicuramente molto da dire nei capitoli seguenti.
J.K. Rowling ha fatto ancora una volta centro, riuscendo a mettere le basi di quello che sarà un franchise di grande successo, che lascerà i fan in attesa di ogni capitolo con grande interesse.
La Rowling è andata incontro alle aspettative dei fedeli lettori della saga, riprendendo il divertimento e la leggerezza dei primi capitoli di Harry Potter e mescolandolo sapientemente con momenti più cupi e dark legati alla magia nera, comunque presente nel film. Il nominare personaggi come Albus Silente o antenati di quei maghi che ormai conosciamo bene grazie agli otto film, crea sicuramente forte interesse e la speranza di apprendere di più su questi personaggi così fondamentali nel mondo magico.
La magia è una grande protagonista di questo film, infatti, il regista David Yates, a cui saranno affidati anche gli altri capitoli, regala scene davvero belle, ricche di effetti speciali per rendere sullo schermo gli ambienti e gli animali fantastici che si trovano nella valigia di Newt Scamander. La presenza di questi animali magici dà la possibilità di creare esseri bizzarri che danno vita a scene molto divertenti, come nel caso dello Snaso, piccola creatura che assomiglia ad una talpa ma con il becco da papera, che ha la pessima abitudine di rubare tutto quello che luccica.
Nuova saga, nuovo mago oscuro, o meglio vecchio mago oscuro, visto che si fa riferimento a Gridelwald ovvero colui che prima di Voldemort ha minacciato il mondo magico, la cui presenza aleggia su tutto il film.
I nuovi personaggi entrano nel cuore degli spettatori già dopo la visione di questo primo film: Newt, Tina (giovane Auror che si mette subito a seguire Newt per tutta New York cercando di limitare i danni di una rivelazione dei poteri magici ai babbani), Jacob e Queenie (sorella di Tina) danno origine ad un quartetto atipico ed esilarante in alcune scene per la loro impacciataggine, in particolar modo il personaggio di Jacob, il no-mag il cui sogno è diventare un pasticcere, regala momenti molto divertenti.
Anche la scelta del cast è azzeccata, infatti, ne fanno parte attori che si sono distinti per interpretazioni intense e degne di nota come Eddie Redmayne, premio oscar per il film La teoria del tutto e che ha sfiorato la seconda statuetta grazie all’interpretazione in The danish girl, e Colin Farrell.
Le avventure di Newt Scamander e dei suoi amici, incentrate sul recupero di alcune creature magiche scappate per la città di New York, scorrono piacevolmente sullo schermo facendo passare due ore molto piacevoli agli spettatori.
J.K. Rowling è indubbiamente una delle figure più influenti della nostra epoca e quindi si porta dietro tanti elogi ma anche molte critiche, alcune delle quali davvero pretenziose, come quella di chi la vede come un’avida accumulatrice di ricchezze e vede in ogni suo progetto un modo per arricchirsi a dismisura. La Rowling da sempre si è dimostrata portatrice di valori positivi e ha fatto della filantropia un obbiettivo fondamentale della sua vita, devolvendo ingenti somme di denaro in beneficenza e creando lei stessa progetti filantropici. Come ad un attore non deve venir rinfacciata una sete di denaro smisurata semplicemente per il fatto di interpretare molti film così questa non deve essere rinfacciata alla scrittrice britannica, che semplicemente continua a fare il suo lavoro. Molti potranno obbiettare che la Rowling potrebbe scegliere altri temi su cui lavorare, il fatto è che l’ha fatto sia apponendo il proprio nome sulla copertina (Il seggio vacante) sia usando uno pseudonimo (Robert Galbraith) ed in entrambi i casi ottenendo grande successo di critica e di pubblico.
Il fatto che la scrittrice britannica ancora una volta abbia voluto portarci nel mondo della magia non fa altro che sottolineare il suo amore nei confronti di questo universo a cui tanto deve e nei confronti di un personaggio, Harry Potter, che l’ha slavata da momenti bui della sua vita e che ha regalato bei ricordi a milioni di persone in tutto il mondo.
Se i risultati sono questi ben vengano gli altri quattro film e la creatività senza fine della loro creatrice.
Alessandro Audisio
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